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Cosa imparare dall’indagine transfrontaliera sull’e-shopping

I consumatori negli Stati Uniti e nel Regno Unito si rivolgono agli e-shop internazionali per ottenere prodotti a prezzi migliori. Dati recenti mostrano che fino al 52% degli acquirenti ha acquistato almeno un prodotto in questo modo nell'ultimo anno.

Questo articolo è stato tradotto per voi dall intelligenza artificiale
Cosa imparare dall’indagine transfrontaliera sull’e-shopping
Fonte: Depositphotos

Sono i risultati di un sondaggio condotto da Nosto su un campione di 2.000 persone negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Sebbene i prezzi più bassi siano l’attrazione principale per il 41% dei consumatori che acquistano all’estero, anche altri fattori giocano un ruolo cruciale. Ad esempio, il 23% degli acquirenti è stato influenzato dall’esposizione del prodotto sui social media, una cifra che è aumentata in modo significativo tra la Generazione Z (16-24 anni), per la quale le menzioni sui social media sono state una delle principali motivazioni.

Quasi il 16% dei consumatori ha citato una migliore qualità dei prodotti come motivo per fare acquisti all’estero, suggerendo che la competitività dei prezzi è un fattore più convincente della qualità percepita in un ambiente di e-commerce transfrontaliero.

Source: Nosto

Ci sono degli svantaggi per i clienti?

Nonostante l’attrattiva dei prezzi più bassi e l’influenza dei social media, il 92% dei consumatori è preoccupato per gli acquisti transfrontalieri. La preoccupazione più comune, citata dal 50% degli intervistati, è la potenziale difficoltà di restituire la merce nell’e-commerce. Seguono le preoccupazioni per la qualità dei prodotti (47%) e le preoccupazioni per le contraffazioni (46%).

I dati mostrano anche una significativa differenza di fiducia tra gli e-shop nazionali e internazionali, con il 60% degli intervistati che si fida meno dei negozi internazionali rispetto a quelli nazionali:

  • Prezzi sospettosamente bassi: il 44% dei consumatori è diffidente nei confronti di prezzi che sembrano troppo belli per essere veri
  • Mancanza di trasparenza sulle commissioni: il 41% è preoccupato per le informazioni poco chiare sulle spese e le commissioni transfrontaliere
  • Politiche di restituzione poco chiare: Un ulteriore 41% è preoccupato per le politiche poco chiare in materia di resi e rimborsi
  • Incertezza sulla consegna: il 39% degli acquirenti non è sicuro dei tempi di consegna nel proprio paese

Source: Nosto

Costruire la fiducia nell’e-commerce transfrontaliero

Presentare recensioni autentiche e contenuti generati dagli utenti, ovvero contenuti creati dagli utenti stessi (caricamento di foto, storie, video, tagging sui social media, ecc.), può essere una soluzione alle principali preoccupazioni dei clienti in merito a resi, qualità e consegna.

Per costruire la fiducia dei consumatori, le aziende internazionali devono concentrarsi sull’adesione sociale e sulla trasparenza quando vendono online. Ciò è supportato dal sondaggio di cui sopra, che ha rilevato che il 64% dei consumatori è più propenso a fidarsi di un marchio se vede recensioni positive da parte di altri clienti nel proprio paese. Inoltre, il 55% dei consumatori ha dichiarato di essere influenzato da foto e recensioni di prodotti di persone che hanno una comprovata esperienza nell’effettuare un acquisto, il che è una testimonianza degli UGC.

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