Il gruppo è preoccupato per i fornitori al di fuori dell’Unione Europea che attirano i consumatori europei senza aderire alle norme sulla protezione dei consumatori, la sicurezza dei prodotti, la contraffazione, la protezione dei dati, la privacy, l’ambiente e la legislazione fiscale.
“Negli ultimi anni e ancora più di recente, nuovi operatori del commercio elettronico provenienti da paesi terzi sono entrati nell’Unione e stanno esercitando una forte pressione sul mercato unico e sulle imprese già stabilite nell’UE. Siamo sempre stati, e continueremo ad essere, fortemente a favore di un mercato aperto e competitivo, in quanto l’e-commerce è un fenomeno globale. Tuttavia, i decisori e le autorità competenti devono garantire che questa concorrenza sia equa”, ha dichiarato Luca Cassetti, Segretario Generale di Ecommerce Europe.
Le aziende europee di e-commerce stanno risentendo della pressione di norme complicate e degli elevati costi di conformità. Nuovi concorrenti provenienti da paesi terzi stanno entrando nel mercato, sfidando sia il mercato unico che le imprese consolidate. Ecommerce Europe sottolinea l’importanza di un mercato aperto e competitivo, ma avverte che l’applicazione lassista delle norme dell’UE agli operatori non UE potrebbe portare i consumatori a prodotti non sicuri. Chiedono una supervisione più rigorosa dei concorrenti internazionali per garantire un mercato equo e sicuro.