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I cyberattacchi interrompono le operazioni di M&S, Co-op e Harrods
I problemi di M&S sono iniziati durante il fine settimana di Pasqua, quando i clienti hanno segnalato problemi con i pagamenti contactless e il servizio click-and-collect. L’amministratore delegato Stuart Machin ha ammesso che l’azienda stava affrontando un grave incidente informatico che richiedeva cambiamenti operativi per proteggere sia i clienti sia l’azienda stessa. L’attacco ha causato complicazioni significative, tra cui la carenza di scorte e l’impossibilità per i dipendenti remoti di accedere ai sistemi interni. Il 13 maggio M&S ha confermato che gli aggressori hanno avuto accesso ai dati personali dei clienti; tuttavia, i dettagli delle carte di pagamento e le password non sono stati compromessi e non è noto se questi dati siano stati pubblicati. Analogamente, il 30 aprile Co-op ha subito un attacco informatico che ha colpito i sistemi di back-office e i call center. Ai lavoratori remoti è stato chiesto di tenere le telecamere accese durante le riunioni online e di evitare di registrare o condividere informazioni sensibili. Pochi giorni dopo si è scoperto che gli hacker avevano avuto accesso a un ampio database di clienti. Il2 maggioHarrods ha subito un tentativo di infiltrazione informatica. Il negozio di lusso ha reagito prontamente limitando l’accesso a Internet in tutte le sue filiali e ha ingaggiato degli specialisti per indagare ed eliminare le minacce. Nonostante ciò, tutti i negozi e i servizi online sono rimasti pienamente funzionanti. Questi attacchi non sono episodi isolati. Di recente, il commercio al dettaglio britannico ha dovuto affrontare minacce informatiche sempre più frequenti e sofisticate: JD Sports, Boots e WHSmith sono stati tra i più colpiti. Il National Cyber Security Centre (NCSC) sta collaborando con le aziende colpite per rafforzarne le difese e la Commissione per il commercio e gli affari economici sta chiedendo ai dirigenti di M&S e Co-op di fornire prove sull’efficace gestione degli incidenti
Appello urgente per una maggiore sicurezza informatica, mentre i dettaglianti del Regno Unito si trovano ad affrontare minacce e perdite finanziarie crescenti
Secondo gli esperti, questi attacchi sono un monito affinché il commercio al dettaglio adotti misure di sicurezza al livello delle agenzie governative o delle istituzioni finanziarie. Con il crescente spostamento delle vendite verso l’ambiente online e la diminuzione dell’uso del contante, la vulnerabilità dei sistemi sta aumentando, richiedendo standard di sicurezza più severi. Gli aggressori hanno utilizzato l’ingegneria sociale, fingendosi dipendenti e ottenendo in modo fraudolento la reimpostazione delle password attraverso l’helpdesk IT. I gruppi DragonForce e Scattered Spider, noti per le loro campagne di ransomware, sono considerati i principali sospettati. Il danno finanziario è significativo: Deutsche Bank stima che M&S abbia subito perdite per circa 30 milioni di sterline, con ulteriori perdite settimanali previste fino alla risoluzione della situazione. Oltre all’impatto finanziario, il furto di dati minaccia anche la fiducia dei clienti, che potrebbero passare alla concorrenza. A seguito di questi eventi, l’interesse dei retailer per l’assicurazione informatica sta crescendo, e gli assicuratori adeguano le loro condizioni in base all’attuale evoluzione delle minacce. Questi eventi dimostrano chiaramente che anche i più grandi marchi britannici non sono immuni dagli attacchi informatici. Rafforzare la sicurezza informatica e proteggere i dati dei clienti sta diventando essenziale per mantenere la stabilità operativa e la fiducia nell’era digitale.