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Un’indagine dell’UE rivela: Il 52% dei venditori di seconda mano viola i diritti dei consumatori

La Commissione europea ha recentemente pubblicato i risultati del suo ampio monitoraggio dei venditori online di articoli di seconda mano. Secondo il rapporto ufficiale della CE e delle autorità nazionali per la tutela dei consumatori di 27 Paesi (25 Stati membri dell'UE più Islanda e Norvegia), fino al 52% degli e-shop monitorati viola il diritto dei consumatori dell'Unione Europea.

Katarína Šimčíková Katarína Šimčíková
Freelance I Digital Marketing Specialist, Ecommerce Bridge EU
Questo articolo è stato tradotto per voi dall intelligenza artificiale
Un’indagine dell’UE rivela: Il 52% dei venditori di seconda mano viola i diritti dei consumatori
Fonte: Depositphotos

Cosa ha rivelato l’indagine?

I risultati di questo monitoraggio indicano chiaramente la necessità di una maggiore vigilanza nel settore dei beni di seconda mano”, ha dichiarato la Commissione europea nel suo rapporto.

L’indagine, professionalmente definita “a tappeto”, ha incluso un’ analisi approfondita di 356 commercianti online, con potenziali violazioni della legislazione europea identificate in 185 di essi.

Violazioni chiave per le aziende di e-commerce

Questi risultati sono particolarmente rilevanti per l’intero settore europeo dell’e-commerce, in quanto rivelano le aree più comuni di violazione dei diritti dei consumatori:

  • il 40% dei venditori non ha informato correttamente i clienti sul loro diritto di recedere dal contratto entro 14 giorni, senza fornire una motivazione
  • Il 45% dei negozi non ha fornito informazioni chiare sulla procedura di restituzione dei prodotti difettosi.
  • Fino al 57% degli e-shop non ha rispettato l’obbligo di fornire una garanzia minima di un anno anche sui prodotti di seconda mano.

Queste cifre sono un monito per tutti i venditori, soprattutto nel segmento dell’usato in rapida crescita”, commenta un esperto di diritti dei consumatori.

Indicazioni ambientali sotto esame

Le dichiarazioni ambientali si sono rivelate un’area particolarmente problematica. Dei venditori che hanno utilizzato dichiarazioni ambientali (34% del totale):

  • il 20% non ha fornito sufficienti elementi di prova perle proprie affermazioni “ecologiche
  • Il 28% ha fornito informazioni false o fuorvianti sui benefici ambientali.

Questi risultati arrivano in un momento in cui l’UE sta preparando una nuova direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde, che chiarirà le regole per le dichiarazioni ambientali.

Cosa significa per l’e-commerce europeo

Per i venditori europei di beni di seconda mano, l’annuncio è un chiaro segnale che le autorità nazionali probabilmente rafforzeranno i controlli in tutto il mercato.

La Commissione europea ha dichiarato che “le autorità dei consumatori decideranno ora in merito a ulteriori azioni contro i 185 commercianti identificati” e richiederanno la rettifica delle carenze individuate.

L’indagine ha riguardato un’ampia gamma di settori:

  • abbigliamento usato
  • elettronica
  • giocattoli
  • libri
  • mobili
  • auto
  • attrezzature sportive
  • articoli per il giardinaggio

I Paesi partecipanti sono stati:🌍 Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria, oltre a Islanda e Norvegia.

Raccomandazioni per gli e-shop dell’UE

Sulla base dei risultati della CE, gli e-shop europei dovrebbero concentrare la loro attenzione in particolare su:

  • informare chiaramente sul diritto di restituire la merce entro 14 giorni
  • Informare correttamente sulla garanzia legale anche per i prodotti di seconda mano (minimo 1 anno).
  • fornire una prova esauriente di tutte le affermazioni di carattere ambientale
  • Mostrare in modo trasparente i prezzi totali comprensivi di tutte le spese

Questo articolo si basa sui risultati ufficiali dell’indagine “a tappeto” pubblicati dalla Commissione Europea il 7 marzo 2025. Per il rapporto completo, visitare il sito ufficiale della Commissione Europea.

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Katarína Šimčíková
Freelance I Digital Marketing Specialist, Ecommerce Bridge EU

Freelance Digital Marketing Specialist at Ecommerce Bridge with nearly a decade of experience in digital marketing, where I’ve specialised in managing international teams and building strategic partnerships. As former International Team Lead at Groupon, I managed teams across various European countries, handled KPI achievement, and worked daily with agencies in English. These days, I focus on content strategy, link building, and coordinating with international agencies in e-commerce expansion. What truly fulfils me is working with people and seeing everyone happy and satisfied with the results. I’m passionate about researching and writing about the latest trends in e-commerce and digital marketing, bringing fresh insights and industry news to our readers. I hold a Master’s degree in Mass Media Studies and completed international courses in London and Bristol.

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